“Nuove raccomandazioni per il contenimento dei contagi da virus SARS-CoV-2 (CoVID-19)”

Pubblichiamo la nota inviata al Ministero della Salute 

Roma 24 agosto ’21 prot. 140

Ministero della Salute

Direzione generale del personale, dell’organizzazione e del bilancio
dott. Giuseppe Celotto
dgpob@postacert.sanita.it

e per conoscenza Al Capo di Gabinetto
Presidente Goffredo Zaccardi
segr.capogabinetto@sanita.it

Direzione generale del personale, dell’organizzazione e del bilancio
Ufficio Relazioni sindacali, organizzazione, sicurezza e salute dei lavoratori
Dott. Alessandro Milonis
a.milonis@sanita.it

Oggetto:  Nuova circolare prot. n. 30446 del 20/08/2021 concernente le “Nuove raccomandazioni per il contenimento dei contagi da virus SARS-CoV-2 (CoVID-19)”

            In riferimento alla circolare emanata lo scorso 20 agosto, concernente nuove raccomandazioni per il contenimento dei contagi da virus SARS-CoV-2 (CoVID-19), Confintesa esprime il proprio disappunto in quanto, pur consapevoli dell’obiettivo primario della necessità di tutelare la salute di tutti i dipendenti del nostro Ministero, riteniamo tale misura sproporzionata e discriminatoria perché volta a privare una categoria di lavoratori della fruizione di un servizio essenziale.

            Le mense aziendali, infatti, non possono essere assimilate a un ristorante ma sono una necessità primaria della quale una parte dei lavoratori verrebbe privata.

            L’utilizzo della mensa è un diritto per tutti i lavoratori anche in ottemperanza all’art. 3 della nostra Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

            E, a tal proposito, è d’obbligo ribadire quanto enunciato con la Risoluzione 2361/2021 del Consiglio d’Europa in base alla quale gli Stati devono assicurarsi che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che le persone non subiscano pressioni politiche, sociali o di altro genere per sottoporsi al vaccino (7.3.1)

E devono garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato a causa di possibili rischi per la salute o per scelta (7.3.2).

            Comprendiamo la necessità e la responsabilità del “datore di lavoro” che, ai sensi del D.lgs 81/2008 e dell’art 2087 del cc, deve adottare tutte le necessarie misure anti contagio, ma riteniamo che l’adozione del Green pass e il divieto d’accesso al servizio mensa non rappresenti l’unica possibilità né tantomeno la misura più efficace per raggiungere l’obiettivo.

            Nell’ottica della collaborazione che ci contraddistingue riteniamo utile suggerire misure alternative scientificamente valide e non discriminanti; inoltre, all’interno di questa Amministrazione esistono competenze tecniche e sanitarie che possono supportare il datore di lavoro nell’individuazione di idonee misure anti contagio basate sull’analisi del rischio quali ad esempio presenze contingentate nelle sedi proseguendo con la positiva esperienza dello Smart Working (non più del 50% delle presenze rispetto al numero totale che le sedi possono ospitare) e con posti contingentati anche a mensa (50% della capienza), prenotazione obbligatoria per evitare file e assembramenti, oltre alla disponibilità dei tamponi nasofaringei messi a disposizione dei dipendenti anche periodici tamponi ambientali volti a verificare l’efficacia delle operazioni di pulizia e disinfezione degli ambienti comuni.

            Chiediamo fortemente una revisione della circolare in oggetto invitando l’Amministrazione a valutare con attenzione le nostre proposte che non esporrebbero il datore di lavoro a possibili ricorsi ma, fornendo analoghe se non maggiori garanzie di sicurezza, avrebbero effetti non impattanti sui diritti dei lavoratori TUTTI!


Segretario Generale
Claudia Ratti

 

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Marielva

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