UN MERCOLEDI’ DA RENZONI

imagesDopo una tensione palpabile, durata più di una settimana, ecco i risultati delle ineffabili e risolutive proposte del Premier alla nazione.

Nella Conferenza stampa c’è stata una passerella di slide e di ministri per illustrare quello che nell’imminenza doveva accadere, e nella sala incombeva minaccioso l’hashtag #lasvoltabuona.

 Ha promesso da subito una serie di provvedimenti, rinviando ad aprile la “sistemazione” della Pubblica Amministrazione, a maggio del Fisco, a giugno della giustizia… (per la riforma della politica si stanno organizzando).

Perché questi punti, contrariamente a quanto credevamo, non fanno parte del pacchetto di riforme presentate oggi.

Saltiamo, per la massima diffusione che hanno avuto e la carenza di interesse specifico per noi, il richiamo alla legge elettorale e all’abolizione del Senato e arriviamo al grande tema della riduzione delle tasse.

“Il Consiglio dei ministri”, annuncia Renzi, “ha trovato 10 miliardi per dare un ritorno economico a tutte le famiglie entro maggio”.

Ma se bastavano 10 miliardi per far ripartire l’economia, perché abbiamo fatto fior di finanziarie di importi dieci volte superiori? (ndr)

 Arrivando al sodo, vediamo che cosa c’è di buono nei provvedimenti esposti.

Più soldi ai redditi fino ai 25mila euro lordi. Ma quanti di più?

A nostro parere, dando un po’ di occhio alle cifre, si tratta di circa 70 euro netti al mese che non sono risolutivi ma, di questi tempi, non sono da buttare.

Nel frattempo un po’ di dubbi ci assalgono.

  • Questo “aumento” dello stipendio vale anche per i dipendenti pubblici?
  • Dove vengono presi questi soldi?
  • E’ un regalo una tantum o un “aumento strutturale”, come direbbero i tecnici?
  • Perché ancora non si danno cifre chiare sulla spending review?

 Per il 2014 il Governo parla di 7 miliardi e Cottarelli di 3, e non è una differenza da poco. Senza pensare che non è per niente chiaro cosa e chi riguardano queste revisioni di spesa.

Francamente vorremmo risposte chiare subito, per evitare di dover sentire le solite precisazioni successive, come accaduto in altri casi, nei quali le agevolazioni fiscali non erano applicabili al Pubblico Impiego. Sarebbe una figuraccia imperdonabile.

In ogni caso la promessa di Renzi dovrebbe essere tangibile per maggio, supponiamo lo stipendio che percepiremo a fine maggio, e quindi manca poco per sapere come stanno le cose.

Per adesso godiamoci lo sguardo fiero del nostro Premier che ha vissuto il suo

 MERCOLEDI’ DA RENZONI

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Redazione
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