CHIEDIAMO DIGNITA’ per i lavoratori

Lettera aperta al Presidente dell’ARAN 

A distanza di un anno dalla firma del Contratto del Comparto Funzioni Centrali, che prevedeva l’istituzione di 4 aree e delle famiglie professionali che avrebbero dovuto essere vigenti nei contratti integrativi sei mesi fa, Confintesa lamenta “la non applicazione di questa parte importante del Contratto per l’inadempienza di molte Amministrazioni che non hanno provveduto”.

Lo denuncia Claudia Ratti, Segretaria Generale di Confintesa FP, in una nota inviata al Presidente dell’ARAN in cui lamenta anche “il fatto che alcune Amministrazioni ancora non hanno proceduto neppure alla prima convocazione del Contratto Integrativo ovvero non hanno presentato una proposta sulle famiglie professionali salvo assumere nuovo personale con le vecchie qualifiche e mansioni”.

“Abbiamo sottoscritto un CCNL – scrive Claudia Ratti – in cui si prevedono 4 aree, le famiglie professionali ed anche il termine che avevano le Amministrazioni per adempiere, ovvero novembre 2022.

Nonostante le nostre richieste non si sono volute introdurre delle sanzioni per le Amministrazioni inadempienti, nè nel CCNL nè in altro atto.

Evidentemente – continua la sindacalista – ad alcune Amministrazioni non piacciono le innovazioni e scambiano il lavoro che dovrebbe garantire all’utenza la massima efficienza, con la più totale inerzia.

Chiediamo al Presidente dell’ARAN – scrive ancora la Ratti – di intervenire affinchè si faccia promotore del vero cambiamento e ponga in essere delle azioni incisive ed efficaci per monitorare costantemente che le leggi, gli accordi e le direttive siano applicate da tutte le Amministrazioni e, se è il caso, penalizzando attraverso la valutazione, i dirigenti inadempienti e premiando i meritevoli, con effetti diretti sui premi di risultato.

Oggi – conclude Claudia Ratti nella lettera indirizzata al Presidente dell’ARAN – non abbiamo solo fame di pane; oggi più che mai abbiamo fame di dignità. Ed è quella che molte grosse amministrazioni ci stanno negando con una politica miope. Noi chiediamo che ci sia una pioggia, ma di dignità, ed un cambio di impostazione altrimenti abbiamo solo speso tante belle parole”.

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Claudia Ratti

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