On. Ministro Paolo Zangrillo…

Roma, 24 ottobre 2022 prot. 219

Al Sig. Ministro per la Pubblica Amministrazione
On. Paolo Zangrillo

 

Sig. Ministro,

le Sue prime dichiarazioni ci lasciano sperare nella possibilità di avere un futuro migliore.

“Lavorare intensamente perché i dipendenti della Pubblica Amministrazione vivano il loro impegno nel lavoro come opportunità di sviluppare competenze e talenti” è quello che questa Federazione chiede da anni perché ci pregiamo di rappresentare quella parte di dipendenti che ambiscono al riconoscimento per merito, che vogliono essere valutati e premiati e che non accettano i premi di distribuzione “a pioggia”.

“Sostituire alla logica del controllo la logica dei risultati” è quello che ci si augura perché occorre sfatare l’equivalenza concettuale dipendenti pubblici=fannulloni, quei lavoratori pubblici sono gli stessi che hanno dimostrato, come dichiarato dal Presidente Draghi, “capacità di resilienza e di adattamento grazie a un impegno diffuso nel lavoro a distanza e a un uso intelligente delle tecnologie a sua disposizione”.

Vero è che il sistema della P.A. è un sistema “fragile” a causa della resistenza ai cambiamenti degli Amministratori e dei Dirigenti per la mancanza di prospettive a lungo termine e, perché no, per preconcetti sull’intera categoria di dipendenti pubblici che, invece, hanno voglia di riscattare la propria immagine individuando e colpendo i fannulloni, che pur esistono e che tutti insieme dobbiamo isolare.

Cambiare le norme non è sufficiente per cambiare il modo di lavorare se ci troviamo di fronte ad una classe dirigente ancorata a vecchie logiche e restia ai cambiamenti, e la grande resistenza nell’applicare il nuovo ordinamento professionale introdotto con il CCNL Comparto Funzioni Centrali sottoscritto il 9 maggio 2022, lo sta purtroppo dimostrando.

Un lavoro di qualità richiede un cambio di impostazione dove occorre valutare realmente ed in modo oggettivo tutti i lavoratori, a partire dai dirigenti ed immediatamente dopo tutti gli altri.

Occorre sottoscrivere ed applicare integralmente e tempestivamente i CCNL e tutti gli accordi ed invece la regola, nel mondo del lavoro pubblico, è il costante ritardo (anche di molti anni).

Poco tempo fa abbiamo lanciato, quasi per provocazione, l’idea di una “cabina di regia” che monitorizzi le attività contrattuali nelle pubbliche amministrazioni, perché è inconcepibile che nell’ambito dello stesso comparto (ed a volte nello stesso Ministero) ci siano marcate differenze nel contenuto degli accordi (e spesso del trattamento economico) e nella tempistica dipendenti solo dalla buona volontà della dirigenza e, non solo, che nessuno paghi per i numerosi ritardi.

Il nuovo CCNL Comparto Funzioni Centrali è innovativo anche per l’ordinamento professionale, ha previsto l’istituzione della IV area delle alte professionalità che la Federazione che rappresento richiede (sia pur con il nome di vice dirigenza) da circa un ventennio. Quanto tempo passerà per vederne la luce?

Le nuove famiglie professionali quando saranno previste in tutte le Amministrazioni?

La previsione del trattamento accessorio perché avviene sempre con anni di ritardo?

La valutazione e progressione del personale perché è sempre tanto lenta?

Queste e tante altre sono le domande che non vorremmo più fare perché il nostro impegno, e quello di tantissimi lavoratori, è per il riconoscimento e la premialità delle alte professionalità esistenti nella Pubblica Amministrazione anche attraverso una reale possibilità di mobilità tra Amministrazioni, che consenta a ciascun lavoratore di esprimersi per quelle che sono le proprie attitudini.

Se è vero che è “nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità“ vogliamo farci portavoce dei moltissimi lavoratori pubblici che intendono rilanciare il lavoro e l’immagine del dipendente pubblico, non con scioperi, non con stati di agitazione che, in questo momento, sono uno schiaffo a chi è in grave difficoltà, ma offrendo la possibilità di rendersi utili per il miglioramento dei servizi che offre la Pubblica Amministrazione.

Nell’augurare buon lavoro, restiamo a disposizione per ogni utile confronto.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

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