Agenzia Entrate: si chiudano gli uffici e si agevoli il lavoro agile!

Prot. 64 – Coronavirus AGENZIA ENTRATE

COVID19_Comunicazione_8marzo2020_v1

Roma 8 marzo 2020 prot. 64

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Ernesto Maria Ruffini

e p.c. a tutto il personale

Oggetto: Misure urgenti per continua diffusione del COVID-19.

La presente per confermare che tutte le indicazioni e prescrizioni, finora rese, da ultimo con la comunicazione del 8 marzo ’20 avente ad oggetto “Misure urgenti relative all’emergenza COVID-19” sono ritenute dalla scrivente O.S. assolutamente insufficienti a garantire il rallentamento della diffusione del virus ed espone i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate a inutili e dannosi contatti sia tra i colleghi che con l’utenza.

Non vi è dubbio che stiamo assistendo ad un fenomeno che non ha precedenti, che sta mettendo a dura prova tutto il Paese, stante il numero elevatissimo dei contagi ad oggi registrati, che purtroppo cresce in maniera esponenziale tutti i giorni ed a macchia d’olio ovunque e non possiamo permetterci assolutamente il lusso, in un clima di incertezza tra comportamenti potenzialmente a rischio di operatori ed utenza, di affidarci alla gestione approssimativa dell’emergenza in corso o, peggio, al caso.

Una situazione di emergenza che non trova precedenti, a memoria d’uomo, richiede una coraggiosa, immediata e radicale risposta disponendo la chiusura degli uffici, garantendone la prosecuzione delle attività attraverso il lavoro agile e con presidi per le urgenze, con personale a rotazione ed utilizzo di telefono/PEC/e-mail per l’attività e lo scambio di informazioni tra personale ed utenza.

La Costituzione garantisce il diritto alla salute, di tutti, la disciplina della prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, peraltro molto più rigida in caso di epidemia o pandemia, vale sempre e non solo se ci si trova in “zona rossa”.

È opportuno evidenziare, infine, che i lavoratori che saranno COSTRETTI a non recarsi a lavoro a seguito dell’emergenza sanitaria in corso NON potranno/dovranno essere costretti dall’Amministrazione ad utilizzare giornate di ferie la cui funzione è, com’è noto, quella del recupero delle energie psico-fisiche e della cura delle relazioni affettive e sociali e non quella di fronteggiare un’emergenza sanitaria dalla durata impossibile da predeterminarsi. Pertanto, occorrerà che questa Agenzia emetta un provvedimento che, ai sensi dell’art. 19, comma 3, del DL 2 marzo 2020, n. 9, consentirà ai dipendenti assenti il riconoscimento del servizio prestato a tutti gli effetti di legge.

Questa O.S. dichiara la propria disponibilità per favorire i lavoratori che vogliano utilizzare la formula del “lavoro agile” dando ogni informazione scrivendo a entrate@confintesafp.it .

Cordiali saluti

Il Segretario Generale

(Claudia Ratti)

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Claudia Ratti

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