FAQ sulle prossime elezioni RSU
Abbiamo redatto alcune risposte a domande semplici che vertono sulla prossima consultazione elettorale per le elezioni RSU, poiché pensiamo che alcuni aspetti, estremamente importanti, non siano sufficientemente noti alla maggior parte dei colleghi.
Domanda: A che cosa servono le elezioni delle RSU?
Risposta: Sostanzialmente, e principalmente, a legittimare la sottoscrizione dei Contratti Nazionali di Lavoro. Votando per una sigla, piuttosto che per un’altra, si rilascia una delega a sottoscrivere i nuovi contratti ad un sindacato piuttosto che ad un altro.
Domanda: Ma le elezioni delle RSU non servono ad eleggere i nostri rappresentanti sul luogo di lavoro?
Risposta: Anche, ma dando il voto al collega di ufficio, simpatico e bravo quanto si vuole, dai contemporaneamente al sindacato il potere di contrattare a livello nazionale. Pertanto è molto più importante scegliere per dare maggior forza contrattuale del sindacato che il collega rappresenta.
Domanda: Come può il mio voto autorizzare la firma di un CCNL?
Risposta: Per legge, la sottoscrizione dei contratti è valida solo se chi firma raggiunge almeno il 51% della rappresentatività sindacale, che è costituita dagli iscritti e dai voti. Se cambiasse la composizione della “rappresentatività” assegnata ai sindacati, sarebbe possibile sottoscrivere altri tipi di contratti. Moltissimo, per determinare il contenuto del prossimo CCNL, dipende dal tuo voto.
Domanda: Ma non è scorretto che il voto dato al mio collega, che stimo, viene utilizzato per siglare contratti che non mi soddisfano?
Risposta: Si, anche perché quest’aspetto non viene evidenziato dagli altri sindacati. Sarebbe stato molto più onesto far eleggere i rappresentanti nazionali per la contrattazione nazionale al tavolo dell’ARAN, ma le regole si fermano al voto del rappresentante del posto di lavoro, salvo poi usare questi stessi voti (ma non le persone elette) per la sottoscrizione dei contratti.
Domanda: Un rappresentante sindacale del mio ufficio mi ha detto che votare per voi, che non siete seduti ancora al tavolo negoziale, significa sprecare il voto visto che voi non avete il potere di decidere nulla!
Risposta: In un sistema democratico chi “decide” viene scelto dai colleghi che votano, non è una struttura cristallizzata e invariabile. Il fatto è che, a differenza nostra che abbiamo fatto la campagna elettorale senza diritto di assemblea, di bacheca, di permessi e distacchi, gli altri sindacati vogliono continuare a gestire il loro potere, piccolo o grande che sia. Sta a te scegliere chi potrà decidere la prossima volta.
Domanda: Ma non si doveva votare ogni tre anni? Perché non si è votato nel novembre 2010, come prevede la legge?
Risposta: Hai ragione, si doveva votare per le RSU 16 mesi. E non si è votato perché stava bene a tutti. Gli altri sindacati potevano continuare a fruire di privilegi e finanziamenti pubblici (sotto forma di permessi e distacchi) senza misurarsi con l’elettorato. E’ come se il parlamento avesse deciso che, alla fine della legislatura, non si dovesse andare a votare. Questo gravissimo attentato alla democrazia è passato come una cosa normale.
Domanda: Ho letto dell’abuso dei permessi sindacali da parte delle organizzazioni maggiormente rappresentative. E’ vero o sono le solite critiche senza fondamento?
Risposta: E’ tutto vero, anzi quello che è emerso è molto meno di quanto è realmente accaduto. La Funzione Pubblica ha certificato che solo, per quanto riguarda una tipologia di permessi, negli ultimi 4 anni ci sono stati sforamenti per molti milioni di euro, equamente distribuiti tra quasi tutti i sindacati maggiormente rappresentativi.
Domanda: Cosa mi conviene fare in occasione delle prossime elezioni per le RSU?
Risposta: Noi siamo un sindacato che, da una parte ha la potenzialità di incidere sulle scelte nazionali, a differenza di altre sigle rintanate nella soluzione dei problemi locali, e dall’altra non ha alcuna responsabilità di quanto accaduto perché ancora non presente al tavolo nazionale. Esprimi un voto che possa incidere anche a livello nazionale, non pensare solo alle piccole situazioni del tuo ufficio.
Paola Saraceni Francesco Prudenzano
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