QUOTA 100, un successo!

Dopo tanto parlare la “Quota 100” è diventata realtà, è una misura opzionale contenuta nel Decreto-legge 28/01/2019 n.4 approvato dal Governo e suscettibile di modifiche in sede di conversione in legge.

Si rinvengono, ancora una volta ingiustificate, differenze tra lavoratori pubblici e lavoratori privati che, neanche a dirlo, sono a discapito dei lavoratori pubblici. Moltissime le domande, un terzo provenienti da lavoratori pubblici. La maggior richiesta di “fuga” avviene da chi lavora (nell’ordine) a Roma, Napoli e Milano.

Qualche notizia in più …

CHI PUÒ USUFRUIRNE: Può andare in pensione chi ha 62 anni di età e 38 anni di versamenti. Chi matura i requisiti entro il 31/12/2021 potrà uscire anche dopo. Il trattamento pensionistico sarà parametrato ai contributi versati.

DIVIETO DI CUMULO: La pensione Quota 100 non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale fino a 5 mila euro lordi annui.

MATURAZIONE REQUISITI DECORRENZA
62 anni e 38 anni di contributi entro il 29/01/2019 1° agosto 2019
62 anni e 38 anni di contributi dopo il 29/01/2019 Dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti

APE SOCIALE prorogata fino al 31 dicembre 2019.

CONTRIBUTI DA RISCATTARE: Fino al 2021 riscattabili periodi contributivi non obbligatori per massimo 5 anni, per coloro che non hanno contributi prima del 1995. L’onere, rateizzabile fino ad un massimo di 60 rate mensili, è anche detraibile al 50%. Agevolazioni, fino ai 45 anni d’età, per il riscatto dei periodi di laurea.

Da precisare che è vero che il riscatto è “agevolato” ma altrettanto vero che la pensione sarà più “leggera”. Ingiustificato ed illegittimo è, a nostro parere, il limite di età.

TFS/TFR STATALI: Prevista la possibilità di richiedere, sotto forma di finanziamento a banche e istituti di intermediazione finanziaria, l’anticipo dell’indennità di fine servizio fino ad un importo massimo di 30.000 euro.

PRESCRIZIONE CONTRIBUTI DIPENDENTI PUBBLICI: Posticipata al 31 dicembre 2021 la prescrizione quinquennale dei contributi dei dipendenti pubblici.

LAVORATORI PRECOCI: Ai lavoratori precoci non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita. Potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi. Il diritto decorre dopo 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti.

ART. 16 OPZIONE DONNA: Per le nate entro il 31 dicembre 1960 e con 35 anni di contribuzione effettiva entro il 31/12/2018

Consideriamo preoccupante un dato: la voglia di “fuga” da un lavoro che, evidentemente, non soddisfa e non premia. Dov’è il cambiamento?

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

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Redazione
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