Contrattazione integrativa INPS 2025: confronto aperto su differenziali stipendiali e indennità
Prosegue il confronto tra amministrazione e organizzazioni sindacali sul Contratto Integrativo INPS 2025. Nel pomeriggio di ieri si è svolta una nuova riunione interlocutoria al tavolo nazionale, durante la quale sono stati esaminati in dettaglio i nodi principali ancora aperti.
Tema centrale della trattativa è stato il numero e la disciplina dei differenziali stipendiali da attribuire nel 2025. Obiettivo comune alle sigle sindacali presenti è quello di ampliare la platea dei beneficiari, includendo tutto il personale fermo dal 2022 — oltre 6.000 dipendenti — rispetto alle 3.182 unità previste dall’Amministrazione. Il tutto rispettando il vincolo di legge che limita al 50% il numero di attribuzioni rispetto ai potenziali aventi diritto, per evitare il rischio di bocciatura dei bandi come avvenuto nel 2022.
Sul fronte dei criteri di assegnazione, la delegazione trattante ha ritirato la proposta di assegnare punteggi aggiuntivi alle posizioni organizzative, redistribuendo i 4 punti previsti su anzianità e titoli di studio. Una scelta accolta con prudenza da Confintesa FP, che ha sottolineato la contraddizione nel valorizzare il percorso accademico a scapito dell’esperienza professionale concreta rappresentata dalle P.O.
Confermata la valutazione individuale da 42 punti, senza accogliere la proposta sindacale di ridurla a 40 o di abbassare la soglia di punteggio per ottenere il massimo riconoscimento.
Confintesa FP ha ribadito la propria disponibilità a definire rapidamente un accordo stralcio sui differenziali stipendiali 2025, in attesa di chiudere il resto della trattativa.
Sistema indennitario e criticità sul personale
Altro tema caldo è stato il sistema indennitario. Se da un lato il sindacato valuta positivamente l’adeguamento dell’indennità per la gestione del contenzioso e l’aumento dal 20 al 25% per le attività di front-office, dall’altro critica la mancata estensione degli incrementi ai funzionari sanitari, informatici e ispettori di vigilanza. Confintesa FP ha ribadito inoltre la storica contrarietà al fatto che le indennità per le posizioni organizzative vengano finanziate con il fondo di produttività, gravando sulle risorse destinate ai lavoratori.
Per quanto riguarda le graduatorie dei differenziali 2024 (Hermes 2061/2025), è stata chiesta all’amministrazione la conferma dello scorrimento automatico a seguito delle uscite dal servizio.
Formazione, concorsi e mobilità
Confintesa FP ha infine sollecitato un confronto sulla gestione delle 40 ore obbligatorie di formazione annua previste dalla Direttiva Zangrillo e sui dati delle procedure concorsuali in corso (avvocati, psicologi, infermieri, assistenti, funzionari, ispettori) e delle mobilità da altre amministrazioni. Il sindacato ha chiesto che la distribuzione del personale venga preceduta dalla definizione di un nuovo accordo di mobilità nazionale e regionale, necessario per garantire equità e funzionalità alle sedi territoriali.
Il prossimo appuntamento è fissato per mercoledì 9 luglio, con un incontro tecnico per verificare soluzioni percorribili e tentare di avvicinare le posizioni in vista della chiusura dell’integrativo 2025.
A firmare il resoconto Michele Di Lullo, Coordinatore Nazionale Confintesa FP INPS, che ha sottolineato: «Serve un accordo concreto, equilibrato e rispettoso di tutte le professionalità coinvolte, soprattutto in una fase delicata come questa, segnata da riorganizzazioni ancora poco chiare».