LA MALATTIA NON PUO’ ESSERE UN LUSSO

Il Giudice del lavoro di Livorno solleva la questione di legittimità costituzionale della norma per la decurtazione dello stipendio per i primi 10 giorni di malattia.

“Di fatto la malattia diventa un ‘lusso’ che il lavoratore non potrà più permettersi e ciò appare in contrasto con l’articolo 36 della Costituzione che prevede che sia garantita una retribuzione proporzionata ed in ogni caso sufficiente a garantire un’esistenza libera e dignitosa”.

Il giudice del lavoro di Livorno Jacqueline Monica Magi ha sollevato con un’ordinanza la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 71 della legge 133/2008, quella che prevede per i dipendenti pubblici una decurtazione dello stipendio per i primi 10 giorni di malattia.

L’ordinanza è del 5 agosto accoglie l’istanza di 50 tra docenti e lavoratori del comparto Scuola della provincia di Livorno, alcuni dei quali avevano avuto una riduzione della busta paga dopo periodi di malattia.

Nello stesso ricorso era stata richiesto al giudice di sollevare l’eccezione di costituzionalità, richiesta che è stata accolta.

Per il giudice la norma presenta profili di incostituzionalità con riferimento agli articoli 3, 32, 36 e 38 della Costituzione.

  • In particolare, riguardo all’articolo 3, nell’ordinanza si rileva “un’illegittima disparità di trattamento nel rapporto di lavoro dei lavoratori del settore pubblico rispetto a quelli del settore privato“.
  • Sul “diritto alla salute” di cui all’articolo 32 la norma “crea di fatto un abbassamento della tutela della salute del lavoratore che, spinto dalle necessità economiche, viene di fatto indotto a lavorare aggravando il proprio stato di malattia, creando così un vulnus a se stesso e al Paese“.
  • Inoltre, con riferimento all’articolo 36 viene evidenziato che con la decurtazione del guadagno, “dati gli stipendi che percepiscono ad oggi i lavoratori del comparto pubblico, la retribuzione diventa tale da non garantire al lavoratore una vita dignitosa”. “Privare durante la malattia un lavoratore di parte dello stipendio e della retribuzione globale di fatto
  • Infine con riferimento all’articolo 38 – integra esattamente quel far venire meno i mezzi di mantenimento e assistenza al cittadino in quel momento inabile al lavoro“.

 

E’ di tutta evidenza che non è possibile eliminare il problema dei falsi malati colpendo tutti indiscriminatamente, come già dall’applicazione della legge stiamo ripetendo. Purtroppo è una facile soluzione, che ricalca un sistema molto diffuso in molti campi del vivere civile: si abbandona l’idea di colpire i singoli responsabili e si fanno regole che limitano la libertà e, come in questo caso, il reddito di tutti.

 Il coraggio di affrontare il problema dal lato della responsabilità personale, ad iniziare da quella dirigenziale, non c’è stato da parte di nessun governo e di nessuna politica. 

Paola Saraceni                                                                          Francesco Prudenzano
347.0662930

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Redazione
Segreteria

45 Risposte a “LA MALATTIA NON PUO’ ESSERE UN LUSSO

  • Mara
    13 anni fa

    La sentenza c’è stata, ma chi la fa applicare?

    • Non c’e stata nessuna sentenza. C’e stata l’eccezione di costituzionalità sollevata da un giudice sulla quale la corte costituzionale si dovrà esprimere.

  • Carlo.
    13 anni fa

    Salve a tutti, concordo con quanto già ribadito nei post precedenti. E’ vero che la maggioranza dei sindacati pensa o è ormai colluso con la classe o classi politiche, ma non ce la possiamo prendere troppo (ho detto troppo) con loro sopratutto se sono sindacati di “minoranza” a cui non abbiamo mai dato la possibilità di far sentire la loro voce con un congruo apporto di voti. Io sono un malato grave, al quale vengono riconosciute per ogni settimana tre giorni non contigui di malattia (terapie antitumorali fatte in strutture pubbliche) e per loro natura non ho coperture “certificata” per il giorno seguente della terapia (che spossa e debilita)… ma la Asl dice che il giorno dopo sono “abile e arruolato”. Mi sono stati forniti degli escamotage: farmi fare un certificato medico con la stessa dicitura del trauma accertato per causa di servizio, mettermi in 104 per me stesso (ma creerebbe problemi per le pratiche di adozione che sto terminando) e altre soluzioni pindariche… L’unica soluzione palese è mettermi in aspettativa non retribuita.

  • eliana
    13 anni fa

    alla procura di brescia dove tutto funziona a ……..meraviglia mi sono state detratte le somme per la malattia di tre / quattro anni tutte insieme, risultato stipendio di 900 euro ! per fortuna che non ho mutui da pagare ma non è stato fatto solo per me e altri hanno avuto qualche problema. La dirigente ha detto che non ci aveva pensato credeva la dilazione la facesse il tesoro !

  • fortunata
    13 anni fa

    questa non è una guerra tra poveri(Enzo – 16 09 2011).Pensando all’indice sulla causa di servizio.Vorrei ricordare che tutto ciò che abbiamo ottenuto con tante lotte per la difesa di noi lavoratoti, dobbiamo cercare di tenercelo caro. Siamo diventata merce da barattare , senza più dignita’. Il nostro lavoro è come se non esistesse, mentre siamo qui a cercare di difenderlo,almeno personalmente, anche per quella “dignita”. Gli art. 3, 32 , 36, 38 della Costituzione, in passato sono stati frutto di lotte, cerchiamo di rispettare il passato.Oggi, in questa situazione cosi’ drastica ,che a significarla non basterebbero centinaia di pagine di rabbia, dobbiamo sentirci uniti.Ho avuto piacere di sentire la voce di un giudice che per una giusta causa, finalmente e’ riuscita a capire, a vedere, analizzare e a prendere atto per riconoscerne i ” profili di incostituzionalità. BRAVA!!! E GRAZIE.

  • angela
    13 anni fa

    sono una dipendente giustizia, era ora!!!!!!!!!!!!! tutti i dipendenti pubblici hanno lo stipendio decurtato e dopo 22 anni il mio sarà decurtato solo di 10 giorni e non più di 15, veramente una vergogna si calassero i loro stipendi che ne prendono troppiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e si togliessero tutti i privilegi la nostra Italia sarebbe assai ricca.

  • franco
    13 anni fa

    SIAMO TUTTI D’ACCORDO PER RIVENDICARE DIRITTI ACQUISITI CON ANNI DI LOTTA.
    MA CHI DOVREBBE RAPPRESENTARCI E TUTELARCI COME LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, CHE COSA FANNO?
    FACCIAMOCI QUESTA DOMANDA A DIAMOCI UNA RISPOSTA.

    • Beh lei puo scrivere queste frasi su uno spazio di discussione messo a disposizione da un sindacato.
      Anche di questo deve tenerne conto

    • dario
      13 anni fa

      i sigg. sindacati dovrebbero essere i primi a vergognarsi per averci portato a questa situazione vendendosi tutto ciò che potevano per meri e schifosi interessi personali
      La dignità del lavoratore, qoramai, qui in Italia è andata a farsi friggere da una vita. Questi tipi che son al governo………buttiamoli tutti via, diamoci una mossa come han fatto in altri paesi, scendiamo in piazza tutti uniti

      • Io le ricordo che il Sindacato fa parte del cosiddetto “pluralismo giuridico” e che senza l sindacato il datore di lavoro ha campo libero per tutto.
        Faccio notare al collega che i sindacati che vanno per la maggiore hanno sempre avuto maggioranze bulgare tra voti e deleghe da parte del personale: e quindi di chi sarebbe la responsabilità del loro “cattivo comportamento”?

    • Caro Franco, non dimentichiamo che l’UGL Intesa ha realizzato questo meraviglioso Forum che ogni giorno ci permette di comunicare. Hai pienamente ragione, certamente qualcosa bisogna fare, Bene. E se partissimo noi cittadini lavoratori per realizzare una Conferenza permanente, realizzare un tavolo generale con le nostre proposte, invitando solo ed esclusivamente i segretari o quelli aggiunti di tutti i sindacati, per scrivere insieme la contromanovra, chi è senza peccato scagli la prima pietra. E’ una occasione unica ed irripetibile, i cittadini lavoratori chiamano i Sindacati Italiani al confronto civile e democratico di confronto per riscrivere insieme le modalità della ripresa del Paese Italia. Basta nascondersi dietro il dito. Siamo stati venduti a caro prezzo e dobbiamo organizzarci. Immagina se alcune sigle non parteciperanno? che figuraccia sulla stampa, nazionale ed estera. Ricordiamoci che non deve essere uno scontro, o una resa dei conti. Immaginiamoci che noi siamo gli inquilini e abbiamo dato mandato ai nostri amministratori di condominio l’ok di dover amministrare bene il nostro oggi e quello futuro.
      Chiediamo solo chiarezza e operatività, sempre e costantemente con civile dialogo e riscontro. Gli animi accesi, restino a casa. Se sei d’accordo, Franco ed altri Facciamola girare sta proposta. Incontrarci a Roma. Senza ombra di dubbio, l’Ugl – Intesa sarà la prima ad essere invitata, non credi???
      Fatemi sapere, o adesso o mai più.

  • PaoloTesta
    13 anni fa

    “Il giudice del lavoro di Livorno Jacqueline Monica Magi… ” .
    Il nome Jacqueline è francese. Forse anche il giudice ha delle origini francesi.
    Allora dobbiamo espatriare in Francia per vedere riconosciuti i nostri diritti: liberté, égalité, fraternité.
    Conclusione a tema: Allons enfants de la Patrie, Le jour de gloire est arrivé!
    A bientot.
    Paolo Testa

  • ALFONSINA
    13 anni fa

    NEL MESE DI MAGGIO MI HANNO DECURTATO LO STIPENDIO DI E.15O PER MALATTIA SONO UNA VEDOVA CON DUE FIGLI DI CUI UNA DISOCCUPATA PRENDO UNA PENSIONE DI REVERSIBILITA’ MINIMA IUN QUANTO LAVORATRICE DIPENDENTE E NON MI VIENE NEANCHE DATA LA TREDICESIMA SULLA REVERSIBILITA’ PERCHE’L’INPDAP MI HA DETTO CHE SICCOMENE NE PRENDO GIA’ UNA DAL MIO ENTE NON NE POSSO PRENDERE DUE. IO ASPETTO LA TREDICESIMA PER VEDERE UNO STIPENDIO INTERO PERCHE PER 12 MESI ALL’ANNO NE PRENDO LA META’ IN QUANTO HO IL MUTUO DA PAGARE OGGI NEL MESE DI SETTEMBRE MI SI E’ RIPRESENTATO LO STESSO PROBLEMA MA DOPO DUE GIORNI SONO RIENTRATA AL LAVORO PERCHE’ NON POSSO PERMETTERMI DI STARE MALE ALTRIMENTI NON ARRIVO A FINE MESE. E’ NORMALE TUTTO QUESTO DITEMELO VOI INOLTRE HO UNA MAMMA CHE E’ ALLETTATA E PER UN CAVILLO BUROCRATICO A GENNAIO GLI HANNO SOSPESO L’ACCOMPAGNO E ANCORA OGGI DEVONOI RTIPRISTINARGLIELO E SICCOME VIVE CON LA PENSIONE DI REVERSIBILIT’ DI MIO PADRE IO DEVO PROVVEDERE ANCHE HA MAWNDARE E.100 PER MANTENERGLI LA BADANTE ALLA FINE DEL MESE MI FACCIO I CONTI E MI RITROVO CON NIENTE. E CON I MIEI FIGLI FACCIAMO I SACRIFICI. LE FERIE SONO UN UTOPIA IO CHE VIVO LONTANAN DALLA MIA CITTA’ DI ORIGINE SONO 30 ANNI CHE NON FACCIO UN VIAGGIO DI PIACERE MA TROVO L’OCCASIONE PER POASSARE UN PO DI TEMPO CON MIA MAMMA E QUINDI FACCIO ECONOIMIA. NON VOGLIO FARE VIAGGI DA FAVOLA MA VORREI ALMENO PER UNA VOLTA VOLERMI RILASSARE MA VOME SI FA. CI HANNO TOLTO MA SOPRATUTTO LA DIGNITA’. ADESSO DEVO FARE GLI ANALISI MA CI RINUNCIO IN QUANTO SPENDERE ANCHE SOLO IL TICKET PER ME E’ TROPPO POI C’E’ IL DENTISTA PER I FIGLI E QUALCHE MEDICINA DA COMPRARE GRAZIE GOVERNO ?????????

  • Maria Teresa
    13 anni fa

    Per Various.
    Concordo pienamente: se i sindacati di maggioranza hanno perseguito politiche miopi è stato anche grazie ai tanti/troppi che spesso per vantaggio personale li hanno sostenuti con scarsa capacità critica: salvo, accorgersi ora dei danni intervenuti.
    Ma noi, si sa, siamo furbi: che bella cosa!

  • albertoaulizio
    13 anni fa

    La malattia e’ un diritto va tutelato,non multato.

    • Adesso non esageriamo, la malattia un diritto proprio no. Magari la retribuzione durante la malattia lo è.

    • Ruggero Seriani
      13 anni fa

      O Signor per cortesia
      manname la malsanìa!
      A mme la freve quartana,
      la contina e la terzana,
      la doppla cotidiana
      co la granne ydropesia.
      A mme venga mal de dente,
      mal de capo e mal de ventre;
      a lo stomaco dolur’ pognenti
      e ‘n canna la squinanzia.
      Mal dell’occhi e doglia de flanco
      e la postema al canto manco;
      tiseco me ionga enn alto
      e d’onne tempo fernosìa.
      Aia ‘l fecato rescaldato,
      la melza grossa e ‘l ventr’enflato
      e llo polmone sia ‘mplagato
      cun gran tòssa e parlasia.
      A mme venga le fistelle
      con migliaia de carvuncilli,
      e li granci se sian quelli
      che tutto replen ne sia.
      A mme venga la podraga
      (mal de cóglia sì me agrava),
      la bisinteria sia plaga
      e le morroite a mme sse dìa.
      A mme venga ‘l mal de l’asmo,
      iongasecce quel del pasmo;

      Forse è meglio restar sani; cosa ne pensa?

  • nanosecco
    13 anni fa

    I sindacati hanno venduto le proprie anime alla politica, hanno abbassato l’onorabilità del dipendente pubblico aggiogandolo alla spregevole idea politica della fannulloneria collettiva nel pubblico impiego. Pagano pure i grandi invalidi a cui vengono decurtati anche i giorni di malattia correlati ai controlli clinici obbligatori. Si salvano solamnti malati di cancro, e ci mancherebbe.
    Finalmente un giudice che ha capito la persecuzione politico-sindacale verso il lavoratore pubblico.
    Non vuol dire comunque che non esistano fannulloni ma non si può fare di tutta un’erba un fascio.
    grazie al giudice del lavoro di Livorno Jacqueline Monica Magi

    • Si, bene, ricordo però al collega che l’istituto del sindacato in una società come la nostra serve e che questi sindacati tanto vituperati finora hanno preso la stragrande maggioranza di voti a tutte le RSU dal 1998 a oggi.
      Noi, che siamo sempre stati la minoranza, abbiamo denunciato queste storture ma, come capita spesso in Italia, quando va tutto bene nessuno si preoccupa, quando va male morte a tutti.
      No, cercate di fare le dovute differenze.

  • Maria Teresa
    13 anni fa

    L’ultima frase coglie il nocciolo della questione:
    “Il coraggio di affrontare il problema dal lato della responsabilità personale, ad iniziare da quella dirigenziale, non c’è stato da parte di nessun governo e di nessuna politica…. il resto sono chiacchiere.
    E il ruolo dei sindacati? Fatti salvi i loro indubbi meriti storici, hanno avuto negli ultimi decenni pesantissime responsabilità in questa deriva, avendo promosso, per motivi di potere, delle politiche generali di miope appiattimento anche con l’avallo della parte più mediocre ed opportunista di una dirigenza che non vuole responsabilità e che, in casi non isolati, non si dimostra all’altezza del ruolo…. ed il risultato è ormai sotto gli occhi di tutti

    • Lei ha ragione, ma occorre aggiungere che da sempre, e dal 1998 quando ci sono state le prime elezioni delle rsu, i sindacati “colpevoli” di quanto dice hanno avuto la stragrande maggioranza dei consensi, sia in termini di voti che di deleghe.
      La responsabilità c’era ma era voluta e coperta, o comunque avallata, dalla stragrande maggioranza dei colleghi.

  • Luigi
    13 anni fa

    Stiamo copiando il peggior liberismo di stampo americano, quello che genera milioni di homeless e pochi signorotti con giacca e panciotto che dalle finestre dei loro grattacieli guardano i primi rovistare nei rifiuti.

    Vogliamo fare quella fine?

    Indubbiamente qui in Italia la politica di qualunque colore si è amricanizzata e pure le relazionis sindacali che fanno più gli interessi della dirigenza che quelli dei lavoratori.

    Il comparto scuola vuoi per ragioni politiche vuoi per ragioni economiche è sempre stato ascoltato ma non così per altri ministeri.

    Ad esempio nel ministero dei trasporti da sempre c’è stata la decurtazione degli stipendi per malattia breve e l’obbligo (ora rimosso) di mandare il giorno stesso la visita fiscale (roba da dementi).

    Il problema in realtà sono i sindacati .. fanno politica anziché i nostri interessi e il più delle volte i loro rappresentanti hanno lavorato poco e niente.

    Come possono rappresentare con competenza i lavoratori?

    In tutto ciò ci sguazzano coloro che comadano ovvero industriali e politici.

    Il nostro paese è stato fonte di civiltà e progresso, sarebbe ora di staccare il cordone ombelicale con scellerate nazioni che non hanno nulla da insegnare sullo stato sociale e riformare una società cristallizata dalla fine degli anni ’60 dove chi ha preso il “posto migliore” non lo molla più.

    Chi ha il coraggio di fare ciò?

    Tutti abbiamo paura di ritorsioni da parte di queste olgarchie, sarà forse per questo che facciamo “le capre” come qualcuno ha scritto prima.

    Le conquiste sociali di fine ‘800 e della prima metà del ‘900 sono perse, rassegnamoci.
    Se vogliamo veramente salvare lo stato sociale dobbiamo buttare via tutto i rossi, i neri , i bianchi, i verdi, etc.

    La democrazia può esistere anche senza partiti e così anche la tutela dei lavoratori può esistere senza sindacati di “colore”.

    Ciao

    • Ruggero Seriani
      13 anni fa

      Sono d’accordo su tutto tranne che nel finale. Il voler sostenere
      che tutta la politica sia causa di questo degrado vuol essere un’atto di indulgenza, comune a troppe persone, nei confronti di questi ultimi governi che, guardacaso, sono “liberisti”.
      Chi ha “inventato” il liberismo? I “rossi”? I “verdi”? (intendo i Verdi partito politico, non la Lega) sicuramente no.
      E poi parli di “peggior liberismo”….perchè, ce n’è uno “migliore”?
      Certamente, se intendi quel liberismo che non ha altro obiettivo che farsi i propri interessi (anche loschi) in maniera incontrollata ed incondizionata, allora si;
      questo è il “peggior liberismo”!

  • Giovannucci
    13 anni fa

    Per beccare i nullafacenti e paraculati non c’è neanche bisogno dello strumento della delazione come qualcuno aveva paventato anche per gli evasori, le persone che lavorano e quelle che fanno finta le conoscono tutti sul proprio luogo di lavoro, basterebbe che qualche dirigente si assumesse le proprie responsabilità e cominciasse a denunciarli. Ma purtroppo da quello che vedo tutti i giorni loro sono i primi che scansano qualsiasi responsabilità in più che potrebbe metterli in cattiva luce e danneggiare la loro carriera…

  • daniela
    13 anni fa

    Grazie, Signor Giudice, per la Sua attenta ed opportuna Ordinanza, segno di rispetto ed osservanza al dettato della nostra Costituzione ! Confermo, ancora una volta, la mia stima e fiducia nella Magistratura.
    Per me, che sono SOLA, senza più Genitori nè Coniuge, e madre di due figli, è diventato tristemente normale prendere FERIE se sto male. Per foruna non mia, ma di questo Governo, mi ammalo poco ( o resisto tanto, non so ! ) , così garantisco la mia efficienza e la dovuta produttività senza alcun effetto negativo sul lavoro. Ma NON CHIDETEMI come sto a finanze, perchè ci sarebbe da farmi ricoverare al solo pensiero ! Restiamo UNITI, di fronte a tutte queste scorciatoie ipocrite a nostro danno. Facile colpire gli inermi…. Preferirei veder tassare gli evasori e colpire i capitali ” equivoci” . Buon lavoro a tutti quelli che onorano il LAVORO e rispettano gli altri !

  • D’accordo con il Giudice al 100%…Ma vogliamo parlare delle innumerevoli cause di servizio fasulle e dei dipendenti che si assentano per causa di servizio senza perdere niente?Basta dire che si sta male per quella causa e nessuno ti cerca…Eppoi se hai una qualifica da ex-operaio e sei sempre stato in ufficio la causa di servizio te la danno subito, se sei un impiegato invalido all’80% la respingono!!

  • paola
    13 anni fa

    CHE TRISTEZZA IL LAVORATORI PUBBLICI PURTROPPO PAGANO LO SCOTTO DI ESSERE CONSIDERATI “NULLAFACENTI” E QUESTO LO SI PAGA ANCHE IN TERMINI ECONOMICI!!!!
    L’UNIONE E’ L’UNICO STRUMENTO DI LOTTA CHE CI E’ RIMASTO!!!

  • Pina
    13 anni fa

    Non ci dimentichiamo che tutto ciò che stà facendo questo governo contro i lavoratori e soprattutto quelli del P.A. è avvallato sempre da alcune sigle sindacali, quindi il comparto scuola che vota sempre CISL e UIl dovrebbe cominciare a riflettere un poò di più e mandare a casa questi cazzo di sindacati nullafacenti e non pagargli ancora la tessera strappatele tutte e buttate i mucchi di carta fuori le loro sedi. E’ ora di dar spazio ai sindacati che almeno ci provano a stare dalla parte dei lavoratoi.

  • Non lasciamo da solo questo coraggioso Magistrato, adesso spetta ai Sindacati inoltrare un tavolo presso la Funzione Pubblica per discutere l’eliminazione di questa assurda gabella.Oltre al danno la beffa. Non bisogna trascurare anche la professionalità e la responsabilità dei Medici, specialisti nel campo sanitario, in quanto di riflesso viene svilita la competenza e il patto di Socrate parallelamente. Se io medico ti dico, hai bisogno di riposo…..al sol pensiero il lavoratore e lavoratrice che deve sopravvivere con il pinguo stipendio mensile, diminuisce la malattia oppure, si cura lavorando, aggravando così lo stato di salute precaria senza cure adeguate.
    Propongo di inoltrare a tutti i responsabili di tutte le sigle sindacali di attivare una richiesta unitaria presso la FP per la totale eliminazione della trattenuta sulla malattia. Sempre che, i sindacati vogliono continuare ad essere le sentinelle dei diritti e dei doveri, smettendo di fare politica, tifando per quel partito politico. Battete un colpo se ci siete per tutta la base.

  • fiorella
    13 anni fa

    Noi dipendenti pubblici ci lamentiamo sempre per tutto ciò che ci viene privato e decurtato dal punto di vista economico, ma quando ci viene chiesto di essere tutti uniti e compatti nel mostrare il nostro malumore, non facciamo mai niente sembriamo tante capre che, con la testa bassa, obbediscono e non fanno nulla per farsi sentire.
    Parliamo solo ma i fatti non esistono, TUTTI insieme dovremmo protestare e far sentire la propria voce creando disservizi, proprio come fanno gli agricoltori quando bloccano le autostrade con trattori ed altro, questo sì che è un esempio di vera protesta.

  • Barbara
    13 anni fa

    Nel 2008 sono stata operata a causa di un carcinoma maligno e da allora due volte all’anno devo fare una serie di controlli e visite mediche al fine di monitorare eventuali recidive. Per ogni sessione di visite mi occorrono tre-quattro giorni che naturalmente prendo di ferie perchè mi verrebbe sempre decurtato lo stipendio. Aggiungo che negli anni precedenti la mia malattia oncologica non avevo mai fatto assenze per malattia. Con uno stipendio da impiegata amministrativa, separata e con due figli a carico non posso permettermi nemmeno un giorno di malattia. Ringrazio chi sta cercando, a nome di noi, silenziose vittime del Ministro Brunetta, di porre rimedio a una situazione che porta a vivere ai limiti del dignitoso.

    • Paola
      13 anni fa

      Secondo l’art. 71 comma 1 e 1bis della legge 133/2008 e l’art. 22 comma 1 e 2 del C.C.N.L. 1994-1997 le malattie ricondotte ad infortunio sul lavoro, causa di servizio, lesioni riportate in attività operative o addestrative, ricovero ospedaliero, day hospital, nonchè le assenze relative a patologie gravi che richiedono terapie salvavita, NON SONO SOGGETTE AD ALCUNA DECURTAZIONE.
      Quindi penso che, almeno per i primi 5 anni che sono a rischio ricaduta, tutti i controlli che riconducono alla tua malattia oncologica non dovrebbero essere soggetti a decurtazione.

  • silvia
    13 anni fa

    L”unico caso in cui non ci tolgono i soldi è malattia a seguito di intervento.
    Ma perchè delle malattie infettive ne vogliamo parlare?
    Se hai un epatite o la rosolia che io sappia sei obbligato a non venire per non contagiare le persone ma invece no. Devi stare a casa però ti tolgo i soldi.
    Ci hanno ridotti tutti i premi incentivanti, le ore di straordinario, i contratti sono bloccati e volenti o nolenti siamo gli unici che paghiamo le tasse perchè decurtate direttamente dalla busta paga.
    Ma questo al caro Ministro Brunetta non interessa.
    Dal suo pulpito con lo stipendio che prende che ne sa,anzi che gliene importa se c’è gente comehanno fatto vedere in tv l’altra sera che per campare si va a impegnare al Monte di Pietà anche la fede propria e del marito morto.
    SI DOVREBBE SOLO VERGOGNARE SE HA UNA COSCIENZA………MA QUALE COSCIENZA
    E poi quando ci sono le udienze dal papa i nostri politici pluridivorziati però sono accolti a braccia aperte.CHE SCHIFO

  • Vincenzo Maria Dispotico
    13 anni fa

    L’eccezione del giudice del lavoro di Livorno non fa una piega e corretto e degno di nota l’algoritmo logico supportante la motivazione d’incostituzionalità.
    Spero che la Consulta risponda coerentemente al suddetto preclaro algoritmo, accantonando giudizi purtroppo non sempre scevri da machiavellici ragionamenti.
    Peccato che l’incostituzionalità della norma, qualora dovesse essere dichiarata, non cancelli automaticamente anche le analoghe, se non più onerose disposizioni previste – purtroppo – in molti contratti nazionali di PP.AA., vigenti da ben prima dell’intervento brunettiano!
    Sarebbe tuttavia un passo importante comunque!!

  • angela
    13 anni fa

    per chi come me, è dovuto stare assente dal lavoro un mese per malattia, è giusto vedersi trattenere in busta paga più di 200€? Queste cose dovrebbero conoscerle tutti, visto che si spara sempre a zero sul dipendente pubblico, e quando le racconti nessuno ne sa nulla!!!!!!!!!

  • marina
    13 anni fa

    il problema cara Loredana è che già lo stanno facendo….. dal 2008…. a me trattengono 25 euro lordi al giorno…….

  • daniela
    13 anni fa

    finalmente qulcuno che dice che quello che è stato previsto dal ministro brunetta è incostituzionale!come per le fasce orarie che non perm,ottono a chi vive da solo e non ha nessun aiuto di poter provvedere alle esigenze minime di sopravvivenza come andare a comprere medicine e spesa quando è in malattia ….

  • paolo
    13 anni fa

    sono d’accordissimo anch’io e se noi lavoratori pubblici ci unissimo e ci facessimo portare a lavoro con l’ambulanza quando ci sentiamo male per protesta la smetterebbe questo governo di rompere i coglioni alla gente che lavora per un tozzo di pane.A casa tutti quanti vanno mandati questi politici.

    • Ruggero Seriani
      13 anni fa

      Sono perfettamente d’accordo con Paolo. Personalmente vado a lavorare, a meno che non sia “mezzo morto”, anche coll’influenza, e non per il risparmio (anche se, lavorando ad 80 km da casa è consistente).
      Così facendo però, “passo il testimone” ai colleghi che magari, ed ovviamente, preferiscono stare a casa con la febbre.
      Studiano questi sistemi per aumentare la produttività e diminuire l’assenteismo (avete notato quando riprendono in tv il Parlamento, quanto assenteismo?) ma probabilmente non si rendono conto dei danni che fanno.
      Per lavorare, ci vogliono 1)un ambiente salubre, sereno e non “vessato”; 2)strumenti per lavorare adeguati ed aggiornati; 3)una paga adeguata e dignitosa.
      Dopodichè, il datore può, ed anzi deve essere esigente.
      Cosa vogliono esigere da chi prende una paga insufficiente per mantenere una famiglia, prenderà una pensione di “povertà”, vedrà la “liquidazione” (come mai lo si chiama adesso TFR? Non era TFS per gli statali? :-)) dopo due anni SE la vedrà….quindi a che gioco giocano?
      Un saluto a Francesco Prudenzano che, credo, si ricordi di me. Ruggero

  • anna maimone
    13 anni fa

    Il risultato ottenuto dal caro Brunetta è questo: io saro’ obbligata ad andare in ufficio ANCHE malata, visto che non avendo la stamperia di soldi falsi in cantina non posso procurarmene altrimenti. Il risultato sarà quello di passare le sette ore lavorative seduta sul trono in bagno, (in caso di influenza intestinale ad esempio)o di dormire davanti allo schermo del pc in preda ai bollori della febbre, quindi di non lavorare comunque, di prendere lo stipendio intero e di fare ‘na strage tra i colleghi sani. E bravo il nostro Brunetta, lui si’ che ha capito tutto!!!

  • Loredana
    13 anni fa

    Anche io sono d’accordo….. ci manca solo che ci decurtano lo stipendioper malattia…. con quello che noi dipendenti pubblici prendiamo…. è una vergogna!

  • pier vincenzo
    13 anni fa

    Sono perfettamente d’accordo! Noi dipendenti pubblici ormai siamo di fatto diventati cittadini di serie B, questo non è ammissibile in uno Stato di diritto come il nostro. Auspico che l’equità, anima del diritto, prevalga su questa legge.