LA FUNZIONE PUBBLICA AVVIA LA CONTRATTAZIONE SUI COMPARTI

contenziosoIl Governo compie un atto dovuto, inviando all’ARAN una nota con cui la autorizza a convocare i sindacati per la modifica del numero dei comparti di contrattazione secondo quanto previsto dalla riforma Brunetta, che prevede una riduzione da undici a quattro.

Intanto è entrato in vigore il decreto sulla mobilità del personale con i suoi tempi e le sue scadenze, le prime tra soli dieci giorni e quella del 31 ottobre, data in cui le Province dovranno rendere pubblici gli esuberi.

La proposta sulla composizione dei quattro comparti già circola: Funzioni Centrali (ministeri, presidenza consiglio, agenzie fiscali, enti pubblici non economici), tutta la Sanità, gli Enti Locali e infine il comparto della Conoscenza (scuola, università, enti di ricerca).

Per tutti è auspicabile diminuire i comparti, semplificando l’iter della contrattazione che dai comparti farà scaturire i rinnovi dei contratti di lavoro, vero obiettivo di tutte le Organizzazioni Sindacali per i 3 milioni e più di dipendenti pubblici che aspettano dal 2009.

Insomma si apre ufficialmente la partita sulla contrattazione, dopo la sentenza di luglio della Corte Costituzionale, che dichiarava illegittimo il blocco seppure senza effetti retroattivi, e a meno di due settimane dalla presentazione della legge di stabilità, dove verranno inserite le risorse per il rinnovo contrattuale, che già sono motivo di discussione.

Contemporaneamente si inserisce la questione dei trasferimenti del personale delle Province a seguito della riforma Delrio. La platea potenziale si avvicina alle 20 mila unità, mentre a fine anno è prevista la pubblicazione, da parte del ministero della P.A.,della mappa dei posti liberi in tutte le amministrazioni. Subito dopo il personale in esubero chiederà le sedi, in un ordine di preferenza, ed entro febbraio saranno incrociati i dati per capire chi potrà essere accontentato e chi no.

In questa ridda di spostamenti, in prima battuta a domanda, sono coinvolti anche i dipendenti della Croce Rossa e la polizia provinciali, oltre i circa due mila dipendenti che si prevedono in viaggio per gli uffici giudiziari, e altri, per continuità di funzioni, al ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Questa la previsione sula carta. Siamo molto scettici sui tempi per la difficoltà di trovare le soluzioni ottimali per tutti e per una certa percentuale di personale che, in ogni caso, non potrà avere la collocazione desiderata. A questo si aggiunge il malessere del personale delle Amministrazioni riceventi che hanno a che fare con dipendenti che hanno fatto percorsi di carriera e acquisito mansioni con tempi, modi e criteri molto diversi tra loro e che rischiano di andare a “soffiare” il posto di chi aspira da tempo una promozione o un trasferimento.

Parafrasando una frase di un artista contemporaneo: “Non è escluso il contenzioso!”

Segretario Generale
Francesco Prudenzano

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Redazione
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