IL GOVERNO NON SA COME SANARE IL BILANCIO DEL PAESE!

La cruda verità è questa, altrimenti non sapremo come giustificare le tante idee, spesso anche comiche, sulle iniziative che il Governo vorrebbe varare per sanare il nostro “famigerato” debito pubblico. Dopo tanti “Caroselli” ora è il turno dell’innalzamento dell’età di pensionamento e portarla a 65 anni.

Dal baraccone di una qualsiasi “fiera di paese”, si sentirebbe la famosa frase: “Altro giro altra corsa” come dire, gira e gira ma siamo sempre sulla stessa giostra! Purtroppo questa, è gestita da un giostraio perverso, che cerca di far salire solamente quelli di cui è certo il pagamento del giro, tutti gli altri, anche se hanno le tasche più gonfie di soldi, non li vuole, non hanno le necessarie garanzie del pagamento! Ovviamente, abbiamo voluto mettere sotto metafora, quanto sta accadendo. Il Governo continua a spremere i soliti dipendenti pubblici, perché questi non hanno alcun scampo, contro un datore di lavoro divenuto senza ombra di dubbio, un vero e proprio nemico dichiarato! Mentre si continuano a celebrare scontri impari, tra chi viene letteralmente “prosciugato” e da chi “prosciuga”, troviamo beatamente affacciati alle finestre con sorrisi da “Pasta del Capitano” tutti gli evasori fiscali dell’ex Bel Paese, i quali analizzando le “trovate quotidiane ” enunciate dal Governo per uscire dalla crisi economica, prendono sempre più atto, che la guerra ancora una volta, l’hanno vinta loro, contro un Governo lassista con il più furbo ed inflessibile con il cittadino onesto! In questo momento, stanno arrivando tantissime cartelle esattoriali da parte di EQUITALIA, all’indirizzo di tanti cittadini, che spesso non sono evasori, ma si trovano momentaneamente nelle condizioni di non poter pagare quanto dovuto. Per il Governo, questi cittadini sono gli evasori fiscali da combattere e per i quali sfodera tutti gli strumenti di persuasione e di costrizione possibili, senza considerare che chi risulti moroso verso le Casse dell’Erario, probabilmente ha operato alla luce del sole e, non come gli evasori fiscali, che invece sono dei veri e propri ectoplasmi. Il problema di fondo, è che nessuno ha voglia di mettersi le mani in tasca per pagare un debito che è di tutti! Per primi i nostri cari Parlamentari, che sono addirittura riusciti ad annullare la legge, peraltro votata da loro in Parlamento, che prevedeva la decurtazione degli stipendi, nel caso fossero superiori a 90 mila euro! Quindi, ora a questi “signori” saranno restituiti da parte del Ministero dell’Economia, tutti i soldi fin qui decurtati dalle loro grasse buste paga! Potremo mai uscire da una crisi economica, attraverso questi atteggiamenti, tra l’altro sostenuti da chi dovrebbe dare il buon esempio al Paese? Secondo il nostro modesto parere, NO!

Paola Saraceni                                           Francesco Prudenzano
347.0662930

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Redazione
Segreteria

12 Risposte a “IL GOVERNO NON SA COME SANARE IL BILANCIO DEL PAESE!

  • cari amici della P.A. LA SOLUZIONE E’ ELIMINARE L’EVASIONE FISCALE E TUTTO SI RISOLVE.
    Ma questo Governo, come gli altri ci fanno pensare che non hanno le PALLE per salvare l’Italia, ma bensì, amano conservarsi il proprio arricchimento e privilegi, quindi, se la politica non rende quando promesso al POpolo, deve essere cacciato via dal Parlamento: Non credete….?

  • IL GOVERNO DEVE SAPER GOVERNARE ALLA LUCE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA scritta da veri uomini e donne sagge. E’ il primo comandamento giurando fedeltà alla Repubblica. Se non mi sbaglio, costoro cosa hanno fatto, tutto l’opposto da 20 anni ad oggi.
    Siamo arrivati ad essere gestiti senza una vera democrazia, ma da un regime morbido che sta facendo uscire la merda fuori. Questi sono i politici che nelle campagne elettorali ha detto e non fatto, anzi hanno affamato mezza Italia e come pper incanto da vigliacchi come sono incolpano i dipendenti pubblici. Mai di nessun Ministro della Funzione Pubblica si è accanito brutalmente nei confronti di una categoria che ha una sola colpa, quello di continuare a servire lo Stato, abbandonati dai sindacati di Palazzo. Brunetta, economista, c’è molto da discutere su questa figura. Tutti predicano bene e razzolano male. Siamo Stufi.
    Costoro intendono schiavizzare il Paese, è una vera lotta tra bande, siamo al Colpo di Stato svolto da faccendieri e portaborse, dirigenti politicizzati.
    E’ compito del Presidente della Repubblica definire subito lo scioglimento delle Camere per salvare le piazze da fiumi di sangue, hanno attentato al Paese e vanno cacciati viaaaaaaaaaa……

  • luca
    12 anni fa

    cacciamoli via ma dall’italia questi parassiti ed incapaci di politicanti che forse dimenticano che vengono mantenuti anche dalle categorie che loro duramente attaccano(dipendenti pubblici) politici fate schifo!!!

  • HO LETTO UN COMUNICATO, Contro il blocco degli stipendi ai dipendenti pubblici portiamo il Governo sul banco degli imputati. Un euro per la Giustizia si intitola il comunicato di una sigla sindacale che chiede ai lavoratori e la firma a supporto di una causa che sancisca l’incostituzionalità del blocco degli stipendi. Continua ancora, una scelta politica a supporto di una vertenza che non può avere altro sbocco che quello dei Tribunali della Repubblica. Chiediamo alla dirigenza sindacale di vagliare questa ipotesi tramite gli uffici legislativi della UGLINTESA, incominciamo a metterci la fregola al c…o a questi senza cuore in Parlamento.

  • Forse perchè questo governo ha sviluppato la politica dell’individualismo quale presupposto culturale di una epoca passata (scegliete voi …). L’individualismo è come un cancro che si annida facilmente in ognuno di noi e, quindi, trova facili consensi perchè fornisce a tutti l’opportunità di fare i propri comodi nel senso esteso del termine e, soprattutto, di convertire artatamente l’interesse collettivo in un interesse personale. A cascata questa degenarazione si estende dovunque, nel pubblico, nel privato,nella politica e nelle istituzioni. E secondo me anche nella chiesa cattolica. Tant’è che anche nella pubblica amministrazione, per fare un esempio, certa dirigenza gestisce la struttura di cui è responsabile in modalità personalistica, come se sotto al simbolo dello Stato potesse annotarsi il nome e cognome del responsabile che agisce come “proprietario” del res publica. E mentre lo stato di diritto va a farsi benedire, tutto questo fa si che ogni sistema è confuso e perverso, ma, in particolar modo, che i “patrizi” rimangano patrizi e i “plebei” rimangano plebei; che i ricchi continueranno ad essere ricchi e i poveri continueranno a pagare.
    La diffusione di questa malattia degenerativa è facilmente realizzabile quando si è a capo di fortissime strutture mediatiche che, anche attraverso una banale fiction o uno spot pubblicitario o un qualsivoglia palinsesto di sottocultura e basso profilo intellettuale, “trasmettono” al misero cittadino il messaggio di esaltazione dell’egocentrismo e dell’indifferenza tra il giusto e l’ingiusto.
    Ma io sono convinto che tutti noi nel nostro quotidiano siamo complici del contributo a questa tragica realtà.
    Sonofranco

  • maximo
    12 anni fa

    Vallo a dire a Bossi che la moglie sta prendendo una pensione “babY” dall’eta di 39 anni; i parlamentari si aggiustano TUTTI i propri affari, chi per una casa (immobile al Colosseo) chi per i problemi con la Giustizia, o chi già pensa di far concorrere il filgio alle prossime elezioni, asserendo però che il nepotismo va eliminato …. fanno in modo, comunque, di aggiustarseli bene i loro interessi, a discapito del POPOLO, smpre più spremuto, e con lo spauracchio, ora, di licenziamenti senza criteri.
    Al mare in tempesta, ci buttano i poveracci e ci mettono pure le zavorre; loro si equipaggiano con i salvagenti idonei a galleggiare per poter far passare il momento negativo, in attesa che ritornino tempi migliori. Dobbiamo mandarli VIA TUTTI.
    Frosinone, 27.10.2011 maximo

  • Ieri, si è tenuto a Roma il tanto atteso Convegno sugli stati Generali promosso dal Sindacato dell’ UGL-intesa. Grande partecipazione al raduno, tantissimi gli interventi di soggetti provenienti da tutt’Italia, e questo fà onore alla dirigenza del Sindacato. L’apertura, dedicata alla instancabile Paola Saraceni che ha fatto da moderatrice, e l’intervento di Francesco Prudenzano, hanno aperto i lavori. anch’io ero presente, all’interno c’era il corpo completo di un sindacato che non ha intenzione di buttare la spugna come hanno fatto alcune sigle sindacali di Palazzo. Ci troviamo noi, lavoratori del Pubblico e del Privato davanti ad un incrocio, spetta a noi scegliere quale strada intraprendere. Un invito che rivolgo a tutti noi, e cioè, continuare a lamentarsi e non fare niente senza dare fiducia a nessuno, significa azzerare le aspettative nostre e quelle dei nostri figli, oppure, iniziare un cammino coerente nel dare credito e lavorando insieme per un cambiamento certo della politica nazionale.
    La mia esperienza di osservatore e comunicatore mi porta a valutare che, fare sindacato siamo bravi tutti, ma avere davanti persone che sono preparate e con i fatti raggiunti ed altri obiettivi primari come quello di raggiungere la rappresentatitivà dell’ UGL ai tavoli è un atto doveroso e utile alla collettività tutta dei lavoratori, per un solo motivo, quello di un Sindacato proveniente e presente nel settore del pubblico impiego e non solo. L’UGL raggiunta la rappresentatività, vuol dire mettere una punta di diamante all’ interno di un contesto sindacale vecchio, tradizionalista affaristico delle altre sigle sindacali che per certi versi non sono stati fino in fondo coerenti. Poichè l’essere umano è soggetto alla continua ricerca del meglio, dare l’appoggio alla UGL alla prossima tornata delle elezioni della RSU sui posti di lavoro, significa potenziare il dialogo tra la politica e la base dei cittadini lavoratrici e lavoratori, grazie alle figure professionali di sensibilità e di onestà sindacale della dirigenza e dei coordinatori nazionali, regionali e provinciali. Nella conclusione del centrato convegno, la fotografia del Segretario Generale della UGL Centrella ha dato il via a questa nuova campagna di sensibilizzazione e di denuncia. Come ho detto prima, resta a noi determinare la potenza di fuoco dei prossimi mesi ed anni per una politica sindacale presente fra le categorie lavoratrici.
    Questo mio pensiero è al dì sopra di qualsiasi cosa personale, ma una onesta valutazione schietta di quello che ho visto e toccato con mano nel conoscere i coordinatori lavoratori e lavoratrici che hanno espresso con dedizione e spirito positivo questa cordata a sostegno dei lavoratori e del futuro delle loro famiglie e delle classi giovanili.
    La partita è ancora aperta, spetta a noi in controtendenza cambiare l’unus del Paese, lotta agli evasori fiscali e verso coloro che li tutelano nell’ambito della politica e quella imprenditoriale. Il problema è solo questo. L’evasione fiscale. dalla stima dell’ Istat e Censis sono circa 800 miliardi di euro l’anno. Da quale parte vogliamo stare?

  • MARRANI Claudio
    12 anni fa

    Condivido pienamente gli articoli apparsi. Siamo sempre alle solite… il cittadino statale paga sempre per tutti coloro che sono gli evasori da sempre.Ci vogliono controlli a tappeto e, se tutti pagassero le tasse, le tasse per ciascuno sarebbero meno onerose e risanerebbero il negativo bilancio. Perchè non diminuiscono gli Onorevoli, come promesso da tutti i Governi? Perchè anzichè emanara un DL per la diminuzione del proprio reddito non si decurtano i loro stipendi, che sono da favola… Agevolazioni di ognim genere,consulenze a pagamento in ogni argomento, pensioni dopo periodo legislativo (3 volte superiori allo statale che ha lavorato 40 anni). Età pensionabile PER TUTTI. Scusate, ci sarebbe un libro da scrivere e stampare..

  • giorgio
    12 anni fa

    Sicuramente da dipendente pubblico non posso che sottoscrivere in pieno il vostro dissenso. Ma vi ricordo, purtroppo, che la ex segretaria del vostro sindacato ne sta facendo di cotte e di crude alla provincia di Roma e cantava sul palco con Berlusconi dopo la vittoria risicatissima…comke sindacato zero credibilità

    • Veramente lei ha diverse disinformazioni.
      la prima è che la Polverini è presidente della Regione e non della Provincia
      la seconde è che se la Polverini ha festeggiato lo avrà fatto per la sua elezione poichè quando Berlusconi ha vinto le politiche, nel maggio 2008, non era in politica.
      Infine, noi non stiamo tifando per nessuno se non per i dipendenti pubblici contro i quali hanno fatto danni sia la destra che la sinistra.

    • Giuseppe Piccione
      12 anni fa

      Aggiungo inoltre e completo il commento dell’amico various, che la Polverini è la prima a contestare il Governo Berlusconi dissociandosi da molte iniziative ed atti dello stesso.
      E poi anche se i giudizi riguardanti la Polverini, nonchè Presidente della Regione Lazio, avessero fondamenti (cosa che comunque non è) non possono intaccare la credibilità di un sindacato, in quanto appunto Lei fa Politica e non più Sindacato.

  • tiziana
    12 anni fa

    Condivido quanto Francesco Prudenzano scrive.
    Nel nostro paese l’etica connessa alla politica sociale, alla gestione della res pubblica è stata totalmente dimenticata. Ogni giorno siamo testimoni di azioni esempio di mal governo, di ladrocinio autorizzato, di abuso nella gestione del potere politico e legislativo a fini personali. I dipendenti pubblici non sono la causa del disastro economico dell’Italia nè lo strumento per risanarne l’economia sono solo vittime – bersaglio dell’azione fantapolitica del governo Berlusconi, cominciando da Brunetta. Anna